Questo è uno di quei viaggi che arricchiscono cuore e anima, un viaggio da vivere a 360° gradi.
E’ una terra ricca di meraviglie , circondata da templi dorati. A raccontarcelo sono due miei sposi che hanno voluto esplorare queste mete per un viaggio speciale, precedente all’arrivo del loro piccolo cucciolo, e che hanno voluto condividere con noi.
Jessica ci racconta:” La Thailandia è sempre stata definita il paese del sorriso. Avendo vissuto questa bellisima esperienza posso raccontarvi il perchè”.
Visitare la Thailandia da nord a sud
Se decidete di visitare Bangkok, la capitale, scoprirete il glorioso passato di questo paese. La città vecchia “Rattanakosin” è uno dei luoghi più sacri dove poter visitare templi e buddha di ogni forma e colore, tra cui il più venerato “wat Phra Kaew“.
Per visitare la Thailandia più rurale si deve viaggiare verso il centro , dove si trovano grattacieli a specchi e cerimonie antiche. Nella strada che porta verso nord, invece, si trovano luoghi dove lo spirito degli dei sembra ancora vivo, specie nell’antichissima capitale del regno di Siam “Ayutthaya”, dove le rovine della città formano il parco storico considerato patrimonio dell’umanità e riconosciuto dall’UNESCO.
Per non rischiare il periodo delle piogge che colpisce in estate la parte sud della Thailandia, ci siamo spostati verso l’isola di Koh Samet per un po’ di relax, sole e mare. Non è l’isola più caratteristica e da cartolina ma è chiamata l’isola del sole per il suo clima particolarmente soleggiato anche in estate grazie ad un clima secco e asciutto, ed è una vera e propria oasi di piacere.
Anche se è un’isola piccola è arricchita da diversi hotel e ristorantini sulla spiaggia dove poter mangiare cibo tipico thailandese e non.
L’isola di Koh Samet se si cerca relax e poca confusione è l’isola perfetta.
Per conoscere il lato più occidentalizzato di Bangkok basta salire in cima ai grattacieli e godersi la vista strepitosa sullo skyline.
Cosa fare di tipico in Thailandia
Beh, una grande attrazione è l’escursione con passeggiata sull’elefante, che è il simbolo nazionale per eccellenza di questo paese. Personalmente è stata un’esperienza unica e la consiglio. Non è assolutamente rischioso, anzi sono animali dolcissimi nonostante le notevoli dimensioni. Per i più piccini c’è anche la possibilità di potergli dare da mangiare da vicino.
Il mezzo di trasporto tipico della Thailandia è il “tuk tuk”, la bici-taxi a tre ruote, usato da tutti i turisti per la loro particolarità -la regola principale per utilizzare questi mezzi è saper contrattare mi raccomando-. Con il tuk tuk si possono esplorare le strade affollate di Bangkok, grande metropoli asiatica, piena di caos e smog ma allo stesso tempo piena di vita.
Cosa si mangia in Thailandia
In Thailandia qualsiasi ora del giorno o della notte è l’ideale per mangiare, per questo in ogni strada ci sono bancarelle, chioschi, o furgoncini improvvisati. Il piatto simbolo del paese è il Pad Thai ossia noodles con verdure miste, tofu, uova, carne o pesce e arachidi tritate, un piatto completo insomma.
Non manca mai il riso, accompagnamento a quasi tutti i piatti, considerato come pietanza principale.
Una delle cose curiose che ho potuto notare è la domanda che tutti i ristoratori ti fanno al momento dell’ordinazione: quanto piccante si desidera nel piatto scelto. Per loro è una prerogativa, non esistono piatti non piccanti e non speziati. Quindi se non si è amanti di questi sapori forti meglio specificarlo subito al cameriere. Inoltre per condire tutti gli alimenti no usano né olio o sale o aceto, ma solo ed unicamente spezie.
E poi non ci dimentichiamo della frutta. Esiste una varietà di frutti non indifferente, tra cui banane , mango, ananas, papaya, guava, cocco, lychees, dragon fruit e il durian. Quest’ultimo, il durian appunto, è il più nauseabondo e, a mio parere, perfino immangiabile. Solo se siete persone davvero coraggiose provate questo frutto puzzolente -bocciato-.
Il Dragon Fruit invece è buonissimo, lo consiglio perchè ha un gusto dolce e delicato e ricco di sali minerali (tra l’altro ho scoperto che si trova anche qui in Italia).
Il Lychees lo conosciamo un po’ tutti ormai anche qui, ma da loro viene utilizzato molto anche in cucina e nei cocktail (l’ho provato ed è davvero speciale).
Se ti stai chiedendo se si mangiano gli insetti in Thailandia la risposta è si , ma io non sono stata abbastanza coraggiosa da provarli!
Il popolo Thailandese
Quello che mi ha colpito di più è stato aver vissuto la loro popolazione, le loro usanze e aver visto come vivono. Sono un popolo povero, ma nonostante questo hanno sempre il sorriso sulle labbra, sono sempre felici nonostante le tante difficoltà che vivono ogni giorno. Mentre noi verso sera sorseggiavamo un drink, gli uomini lavoravano h24 nei cantieri fino a mezzanotte inoltrata e finito il turno salivano in massa su questi camioncini che li portavano a casa, chissà a quanti km di distanza dalle loro famiglie. Le donne invece per guadagnarsi da “vivere” cucinano e stirano i panni per strada per qualsiasi persona, abitanti o turisti che siano. I bambini fin da piccoli imparano a fare gli adulti e la loro gentilezza e dolcezza ti fa sentire piccolo piccolo; tu hai tanto e sei triste, loro hanno poco e sono felici! Questo viaggio mi ha arricchito l’anima!
Nel prossimo post ti racconterò dell’escursione fatta a Singapore, STAY TUNED!
ph: Francesco Bove