Di articoli che spiegano in righe sommarie cosa fa la wedding planner ce ne sono tanti sul web, ma pochi riescono a farlo entrando nel concreto delle attività provando a sviscerarne i dettagli.
Da una parte mi chiedo: “Ma ancora, nel 2020, serve spiegare cosa facciamo?”
Sì, serve, perché di confusione ce n’è tanta e molta di questa viene creata proprio da chi in questo settore vuole lavorarci.
D’altronde capire a chi affidare l’organizzazione del proprio matrimonio non è un gioco da ragazzi, in ballo c’è davvero molto: dalle emozioni a qualcosa di molto più concreto, come ad esempio i propri soldi.
Così, prima di stendere una sorta di libretto di istruzioni su quello che è il mio metodo personale e sul mio approccio, voglio fare un elenco di ciò che NON siamo noi wedding planner.
Trovo che può aiutare da subito a capire davvero se ciò che state cercando è una wedding planner o se avete un’idea un po’ confusa sulle sue mansioni.
La wedding planner non è…
La wedding planner non fa…
- Non prende decisioni al posto degli sposi, ma al contrario, li consiglia e li indirizza verso le soluzioni migliori.
- Non lavora h24, anche questo è un lavoro a tutti gli effetti, con orari e giorni di riposo.
- Non è una segretaria personale, non è tenuta a sbrigare qualsiasi “faccenda”, che siano telefonate o commissioni che gli sposi sono impossibilitati a fare.
- Non fa “copia e incolla” di allestimenti e progetti già svolti, perché dietro ad ogni lavoro c’è ricerca e pianificazione.
- Non è un facchino, non ha l’obbligo di ritirare, consegnare, trasportare tutto ciò che sarà attinente alle nozze.
- Non fa la fiorista o la cake designer, ma deve intendersene di tutto e un po’, per aiutare gli sposi a selezionare professionisti e proposte.
- Non è di intralcio per i professionisti che sono coinvolti, anzi, li aiuta a programmare il lavoro attraverso il coordinamento della giornata.
- Non è colei che a tempo pieno fa la responsabile del catering e all’occorrenza si propone anche come wedding planner.
- Non è al centro dell’attenzione, quindi non deve essere quasi più appariscente della sposa.
- Non si chiama “wedding”, se proprio vogliamo abbreviare dovrebbe essere chiamata “planner” perché il lavoro consiste proprio nell’organizzazione.
Hai ancora qualche piccolo dubbio nascosto? Raccontamelo e conosciamoci!