[Consigli Matrimonio] Chi è l’ospite più strano che hai invitato al tuo matrimonio?


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Potresti scriverci un libro” mi dice sempre mia mamma prendendomi un po’ in giro. Già, in effetti potrei perchè ai matrimoni se ne vedono davvero di “tutte i colori”. Non mi azzardo (per ora) a scriverci su un libro, ma in effetti potrei raccontarti qualcosa di davvero bizzarro: strani e caratteristici tipi di invitati che ritrovo più o meno ad ogni matrimonio.

Non si tratta di spose esaurite o di sposi impauriti, -sì, ho conosciuto anche questi-, ma di qualcosa di ben più divertente. Potrei davvero scrivere un romanzo oppure un testo un po’ comico, perchè durante i preparativi me ne sono capitate di ogni, ma alla fine il mio lavoro non è solo correre dietro al tempo e cercare di mettere d’accordo tutti i fornitori, è anche divertimento. E le più grosse risate le devo a loro: i personaggi unici che quasi ad ogni matrimonio mi si ripresentano.

 

Ci hai mai fatto anche caso anche tu?

Partiamo da “zia Maria“. Fenomenale. Chiunque tra gli invitati ha almeno una Zia Maria. Quella donnina (spesso del sud), che sfiora i 60 anni, e che ti tira le guance ogni volta che ti rivede e che non ha ancora capito dopo 30 anni quanto fastidio ti dia.
Ognuno di noi ha tra i propri invitati anche il tizio che non sa cos’è il tableau, non si ferma a guardarlo, non cerca di capire dove andare a sedersi in sala, ma ci entra direttamente, va dritto spedito e arrivato a metà percorso si guarda intorno e chiede ad alta voce “E io dove mi siedo?“.

Poi c’è il “karaokiano“, quello che non può fare a meno di cantare, e oggi lo fa per te. Se l’è anche preparata a casa forse, si è allenato, non ha scelto un brano a caso, ma uno tristissimo, magari di un amore che finisce. Ma lui è lì, pronto, gli piace stare al centro dell’attenzione e togliergli il microfono dalle mani è un’impresa che solo un dj super professionista può riuscire a fare.

Continuiamo con lei. Anzi, in certi casi “loro”. Ragazze con abiti dai colori accesi, quasi fluo, corti davanti e lunghi dietro -chi è lo stilista di questo taglio?!- con dei tacchi vertiginosi, esagerati. C’è chi ha scelto lo spillo, chi quello largo con tanto di “carroarmato” come plateau. “Ma cosa avranno di strano?” penserai tu. Bè, camminano sulle uova, maledicono il percorso di ghiaia della location, affondano nei prati appena inumiditi dall’acqua, si slogano una caviglia e, dopo aver dato il brutto esempio di come si cammina sui tacchi, le vedi magicamente dopo un’oretta con delle piattissime ciabattine bianche -doh!-.
Non lontano da questa scena troviamo l’amico dello sposo che cerca di rimorchiare la damigella. Parlano della loro vita, di come trascorrono le ore, lui è preso benissimo, riempie i bicchieri di prosecco e si ritrovano a parlare di quanti tatuaggi hanno. Ma poi arriva il fidanzato di lei e… discorso finito.
Invece negli ultimi tavolini, là in fondo, c’è “il musone“, già perchè avrebbe potuto essere allo stadio, o alla peggio sul divano, a seguire la sua squadra e invece è li, sotto il sole, a cercare quella dannata linea di rete per beccare i risultati sul cellulare.
Devo ammettere che qualcosa piano piano è cambiato: fino a qualche anno fa c’erano anche “i ballerini“, la coppia che scambiava la zona del divertimento con la sala ballo, la loro balera. Non appena scattava una bachata, loro erano lì in prima fila, gli mancava la pettorina con il numero per la giuria, ma per fortuna è da un po’ che non ritrovo queste esibizioni spontanee e poco eccentriche.
 

E finisco con lui… Termino in bellezza.

Mi è servito vederne un po’ come lui per averne la conferma, perchè all’inizio non ci credevo nemmeno io e ogni volta rido come una matta tra me e me. Ai matrimoni esiste anche “il solitario incompreso“: quel parente (spesso lontano) che, subito dopo che tutti hanno fatto l’ingresso in sala, si allontana in totale solitudine e scruta con attenzione particolari irrilevanti, quali gli angoli dei muri della location, le righe della pavimentazione, i piedi dei tavoli utilizzati per il buffet, la grondaia che da sul giardino, i chicchi di riso persi dagli ospiti qua e là e i cavi dell’impianto musica. 
Questi sono soltanto i principali e sono sicura che man mano ne sorgeranno degli altri, allora te li racconterò.
E tu, quale strana tipologia di invitato hai incontrato negli ultimi matrimoni a cui sei stata?

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